Di seguito proverò a definire alcune strategie e pratiche per ridurre gli sprechi alimentari, approfondirò come ogni individuo può contribuire a ridurre gli sprechi alimentari.
Il 2 dicembre 2023, Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo che esamina le molteplici strategie adottate in Italia per gestire le eccedenze alimentari e affrontare il problema degli sprechi. In questo contesto, emergono diverse iniziative, tra cui il noto caso di Alfredo O’Chiatt, un commerciante napoletano diventato virale sui social media per la vendita di prodotti di marca a prezzi scontati, ottenuti da merci prossime alla scadenza.
Gestione degli sprechi nella grande distribuzione
Gestione degli Sprechi nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO): La GDO in Italia cerca di ridurre i prezzi dei prodotti freschi prossimi alla scadenza e introduce iniziative come i sacchetti antispreco. Tuttavia, l’impatto di tali approcci è limitato rispetto alle enormi quantità di cibo perse lungo la filiera alimentare (oltre 4 milioni di tonnellate, secondo l’Osservatorio Waste Watcher International).
Strategie di Baratto e Marchi di Fantasia
Un’altra strategia affrontata nell’articolo riguarda il “barter” o baratto, dove le aziende offrono merci invece di pagare per spazi pubblicitari. Questo metodo rappresenta un modo per fare advertising senza costi attraverso investimenti pubblicitari in natura. Inoltre, alcune aziende utilizzano confezioni con brand di fantasia per commercializzare i prodotti in eccedenza senza danneggiare il proprio marchio.
La Data di Scadenza Sulla Confezione
Oltre alle strategie aziendali, il contributo individuale è cruciale per affrontare il problema degli sprechi alimentari. La conoscenza delle date di scadenza è fondamentale, con chiarimenti su “consumare PREFERIBILMENTE entro” e “consumare entro“.
Le indicazioni sulle confezioni alimentari sono fondamentali per garantire sicurezza e qualità ai consumatori. Scopriamo insieme cosa significano le diciture “da consumarsi entro il” e “da consumarsi preferibilmente entro il” e come gestire al meglio gli alimenti dopo l’apertura.
Per prima cosa va detto che tutte le date riportate sulle confezioni si riferiscono sempre al prodotto chiuso. È importante distinguere tra Termine Minimo di Conservazione (TMC) e la scadenza vera e propria.
Il TMC indica la data entro la quale l’alimento conserva le sue caratteristiche organolettiche. Se la confezione riporta “consumare preferibilmente entro,” il prodotto è sicuro dopo la data, ma potrebbe perdere alcune qualità. Non tutte le categorie di alimenti sono obbligate a indicare il TMC, ne sono un esempio classico la frutta e la verdura.
La scadenza vera e propria, indicata con “consumare entro,” è perentoria. Tuttavia, prodotti oltre il TMC non sono pericolosi. È importante non gettarli, ma verificarne la qualità prima del consumo.
Una volta aperto il prodotto, la data di scadenza sulla confezione non è più valida. Prodotti secchi resistono più a lungo, mentre quelli freschi devono essere consumati entro pochi giorni. Le informazioni in etichetta riguardano anche la conservazione del prodotto una volta aperto, quindi segui le indicazioni specifiche per ogni alimento. L’apertura di un prodotto aumenta il rischio di contaminazione, anche alimenti apparentemente stabili possono sviluppare patogeni senza segni evidenti. Latte e prodotti freschi devono essere consumati rapidamente dopo l’apertura dove per “rapidamente” si intendono 3-4 giorni.
Consigli Pratici
Per evitare sprechi, è importante adottare alcune pratiche quotidiane, alcuni esempi:
- Pianificare gli Acquisti: La creazione di una lista della spesa aiuta a evitare acquisti impulsivi e a concentrarsi su ciò di cui si ha effettivamente bisogno.
- Congelare Responsabilmente: La possibilità di congelare prodotti prima della scadenza aiuta a mantenere la loro freschezza e prolungare il periodo di consumo. Congela prodotti prima della scadenza o dopo l’apertura per prolungarne la durata. Scongelati, consumali immediatamente o riscaldali adeguatamente.
- Organizzare il Frigorifero: Disporre gli alimenti in modo strategico, consumando prima quelli più vecchi o con date di scadenza ravvicinate.
- Riciclare gli Avanzi: Riutilizzare gli avanzi per creare nuovi pasti contribuisce a massimizzare l’utilizzo degli alimenti.
- Conservare Correttamente: L’uso di contenitori ermetici e la corretta conservazione di frutta e verdura aiutano a preservare la freschezza più a lungo.
- Fare la Spesa con Frequenza: Acquistare solo ciò di cui si ha bisogno nel breve termine e fare la spesa più frequentemente riduce il rischio di cibo che va perso.
- Donare gli Alimenti in Eccesso: Contribuire a organizzazioni locali donando cibo in eccedenza prima della scadenza.
Conclusioni
Adottare queste pratiche quotidiane rappresenta un contributo significativo per ridurre gli sprechi alimentari nella vita di ognuno. Un impegno collettivo può fare la differenza.
A presto, con la speranza di un futuro con meno sprechi alimentari!