Vorrei approfondire qui l’importanza del sodio nella nostra dieta quotidiana e come un consumo eccessivo di sale possa influenzare la nostra salute. Gestire consapevolmente il nostro apporto di sale per un benessere ottimale è molto importante e l’informazione corretta già dalle prime righe è: utilizzare MENO sale e IODATO. Ma dove si trova il sale? In quali alimenti e come essere consapevoli della quantità giornaliera che si assume?

Prima di tutto è bene sapere che il sodio, componente principale del sale da cucina (cloruro di sodio), è strettamente correlato sia al sapore che agli effetti sulla salute. Ogni grammo di sale contiene circa 0.4g di sodio, un elemento essenziale per il nostro organismo. Tuttavia, fisiologicamente le nostre necessità di sodio sono estremamente basse, tra 0.1-0.6g al giorno, e possono essere soddisfatte con il sodio naturalmente presente negli alimenti.

Consumare più sale del necessario può arrecare danni alla salute. Un elevato consumo di sale può innescare l’ipertensione arteriosa, aumentando così il rischio di malattie cardiache. Inoltre, è stato riscontrato un legame tra un eccessivo consumo di sale e il rischio di cancro allo stomaco, oltre a un aumento della perdita di calcio attraverso le urine, il che può portare a un maggiore rischio di osteoporosi.

Per prevenire tali rischi, è consigliato ridurre il consumo di sale a meno di 5g al giorno per gli adulti, con quantità ancora più basse raccomandate per gli anziani e gli adolescenti. Ridurre il consumo di sale è considerato un’importante misura preventiva e terapeutica, con raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che indicano una riduzione del 30% del consumo di sale per ridurre il rischio di malattie croniche.

Di seguito, riporto un’immagine presa dalle linee guida per una sana alimentazione in cui sono riportate le fonti di sale nell’alimentazione quotidiana e sono distinte in tre diversi apporti:

  • Sale aggiunto in cucina (35%)
  • Sale contenuto in prodotti trasformati, conservati, artigianali e industriali come pane e prodotti da forno (50%)
  • Sodio contenuto naturalmente negli alimenti come frutta, verdura, carne, pesce etc. (15%)

Risulta chiaro da questi dati che la maggior parte del sale assunto è quello aggiunto in cucina e nei prodotti pronti ed è su questi che si può intervenire per diminuire la quantità complessiva di assunzione.

Consigli utili

Ridurre la quantità di sale è fattibile se l’utilizzo inferiore diventa un’abitudine: infatti, il gusto si abitua e si educa al salato in eccesso così come in difetto. I primi tempi sembrerà di mangiare più sciapo, ma con il tempo e la costanza si andrà ad esaltare il sapore naturale dei cibi godendo del proprio sapore. Di seguito lascio alcuni consigli che possono aiutarti a diminuire il consumo di sale.

Esplora Alternative: Utilizza erbe aromatiche, spezie e succo di limone per aggiungere sapore ai piatti senza l’uso eccessivo di sale.

Leggi le Etichette: Fai attenzione alle quantità di sale negli alimenti confezionati e cerca alternative a basso contenuto di sodio.

Mantieni l’Idratazione: Bevi abbondante acqua per favorire l’eliminazione del sodio dal corpo e mantenere l’equilibrio idrico.

Cosa dicono le linee guida

Di seguito riporto un riassunto delle linee guida per una sana alimentazione, utile come strumento di orientamento per la popolazione.

A presto!

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